L’albero installato a piazza Venezia, a Roma, ha fatto parlare di sè per tutto il periodo natalizio. Spelacchio, così è stato ribattezzato sui social network a causa dei suoi rami poco rigogliosi, è diventato famoso in tutto il mondo. L’abete rosso proveniente dalla Val di Fiemme ha trovato spazio persino sul New York Times.
Spelacchio dice addio alla capitale alle 19.08 di giovedì 11 gennaio 2018 l’abete rosso della Val di Fiemme, ovvero l’albero del Natale 2017 più discusso del mondo, si è spento dopo una breve cerimonia e con una gran ressa di cineoperatori e giornalisti.
Intorno alle 22, spelacchio è partito per la Val di Fiemme dove verrà trasformato in una casa di legno per mamme e bambini.
Anche l’Anac – l’Autorità anticorruzione si era interessata a “spelacchio” facendo le pulci su quanto era venuto a costare. L’Authority presieduta da Raffaele Cantone richiese al Campidoglio una serie di risposte, relative ai costi sostenuti per acquistare l’abete, per trasferirlo nella capitale e per piantumarlo.
Per l’albero di Natale più brutto ma anche più celebre del mondo, che ha attirato a Roma, in piazza Venezia, frotte di turisti che hanno scattato migliaia di selfie, è arrivata un’altra soddisfazione: la Corte dei Conti ha archiviato l’esposto del Codacons, che accusava l’assessore comunale all’ambiente Pinuccia Montanari di aver strapagato un albero di Natale brutto e spoglio. per la Corte è «tutto regolare e trasparente».
Povero spelacchio: non solo era meno avvenente di Orfini, che di per sé è frustrante parecchio. Hanno pure infierito giuridicamente sulle sue mortali spoglie. How sad.
Stefano Iorio
La Redazione
Breve storia di Spelacchio: l’albero di Natale più famoso al mondo
