Secondo nuovi studi scientifici il consumo di caffè riduce il rischio di diabete, portando molti benefici per la salute.
Per gli esperti i benefici sarebbero legati anche al quantitativo di caffè consumato. Chi ne beve una tazza al giorno può vedere ridotto il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 del 7% (mentre la percentuale scende al 6% se la bevanda è decaffeinata). Ma come è possibile tutto questo? Per gli studiosi il segreto sarebbe nelle proprietà antiossidanti del caffè, in grado di ridurre lo stress ossidativo, associato, fra l’altro, all’insorgenza del diabete di tipo 2.
Anche in passato diverse ricerche hanno dimostrato come il consumo regolare di caffè sia in grado di ridurre al minimo i livelli dei marcatori pro-infiammatori, eliminando l’infiammazione cronica che è stata associata ai problemi cardiovascolari e metabolici, fra cui spicca questa forma pericolosissima di diabete. Per ora gli studi sono solamente all’inizio, ma le ricerche vanno avanti e partendo da questa scoperta si potrebbe presto arrivare ad una “terapia preventiva” contro la malattia.
In passato il caffè era spesso finito sul banco degli imputati, considerato una bevanda dannosa per l’organismo e addirittura cancerogena. Gli ultimi studi scientifici però hanno dimostrato come i preziosi chicchipossano apportare numerosi benefici e favorire il nostro benessere. Il caffè, come svelano gli esperti, è un ottimo rimedio per proteggerci da malattie cardiache, respiratorie e renali.
Non solo: nel 2015 la EFSA (European Food Safety Authority, l’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare), ha inserito il consumo di 3-5 tazzine di caffè al giorno (nel caso degli adulti) all’interno di una dieta sana ed equilibrata.
Carmine Cilvini
La Redazione