Siamo abituati a vedere piatti e posate di plastica dappertutto e spesso sono usati per comodità. Ma adesso saranno messi al bando.
La direttiva che sarà presentata a maggio alla Commissione europea riguarda anche i recipienti e i bicchieri monouso. Si punta a eliminarli completamente nel giro di sei anni, cercando di disincentivare il loro utilizzo. In che modo? Innanzitutto imponendo che non siano offerti gratis, ma dietro il pagamento di un corrispettivo. Inoltre, il produttore avrà la responsabilità completa dello smaltimento di tutta una serie di oggetti inquinanti: reti da pesca, sacchetti di plastica, palloncini, salviette umidificate, assorbenti, sigarette con filtro, bicchieri e bevande. Il produttore, quindi, avrà addossato il costo di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti.
Ci sono anche delle indicazioni su come alcuni oggetti dovranno essere prodotti per evitare l’inutile e dannosa dispersione di plastica. Le bottigliette, ad esempio, dovranno essere create con un tappo apposito che non si stacca: questo per evitare che si perda nell’ambiente (o, peggio ancora, che sia buttato per terra) creando un danno inestimabile all’ecosistema. È previsto anche che ogni imballaggio riporti tra gli avvertimenti quali sono gli effetti negativi dell’uso della plastica.
Sono anni che all’interno dell’Unione Europea si discute di limitare (ed eliminare) la produzione di materiali inquinanti e derivanti dalla plastica. Molti passi in avanti sono stati fatti con l’introduzione dei bicchieri, delle posate e dei piatti di carta, ma quelli di plastica continuano a comparire tra i prodotti da acquistare. Se la direttiva dovesse essere approvata dalla Commissione, dovremmo dirgli addio definitivamente.
Gennaro Sannino
La Redazione