Cambiamenti in vista sui tetti di spesa per i prodotti senza glutine. Arrivano nuove fasce di età e differenze tra uomini e donne.
Prima veniva erogato dalle regioni un contributo mensile pari a 45 euro per bambini con un’età inferiore ad 1 anno, 62 euro per la fascia di età da 1 a 3 anni e mezzo, 94 euro perla fascia di età fino a 10 anni.
Questo è per quanto riguarda i minori. Per gli adulti invece il contributo era di 140 euro per gli uomini, e 99 euro per le donne.
Adesso, la variazione riguarda sia le fasce d’età, che l’importo. L’attuale rimborso mensile è il seguente: 56 euro per i minori fino a 5 anni, 70 euro per le fasce d’età tra i 6 e i 9 anni, 90 euro per le fasce di età di sesso femminile da 10 a 13 anni, mentre per quello maschile è di 100 euro. Aumentando l’età, aumenta anche la differenza tra uomini e donne. Per le donne che rientrano in una fascia di età dai 14 ai 17 anni, il rimborso è pari a 99 euro, mentre per gli uomini 124 euro. Per tutti coloro che rientrano nella fascia di età dai 18 ai 59 anni invece, sia ha un importo pari a 90 euro per le donne e 110 euro per gli uomini.
Per tutti coloro che hanno superato i 60 anni si avrà invece un contributo di 75 euro per le donne e 89 euro per gli uomini.
Insomma cambiamenti questi che fanno discutere e non poco. Questo anche perchè con il nuovo decreto è stato stabilito che le persone celiache potranno acquistare solo determinati prodotti, e non scegliere più tra una molteplicità di prodotti. Dunque con tale contributo si potrà acquistare soltanto pane, pasta, pizza, preparati e basi pronte, cereali, ecc…
Anche Federconsumatori esprime il proprio dissenso a riguardo, affermando che: “Considerando l’elevato costo dei prodotti senza glutine rispetto a quello dei prodotti ordinari, non riusciamo davvero a trovare un senso alla decisione di diminuire gli importi”. Inoltre il sistema di erogazione dei contributi, gestito su base regionale, prevede che in alcune aree geografiche i celiaci possano utilizzare tale dell’agevolazione solo per gli acquisti presso le farmacie, che applicano prezzi ancora più alti. La celiachia è una malattia a tutti gli effetti, che ha ripercussioni importanti sulla vita quotidiana, ed è assolutamente inaccettabile che il dicastero della Sanità, il cui scopo primario è appunto quello di tutelare la salute di tutti i cittadini, penalizzi economicamente e socialmente chi ne soffre.
Luca Filipponi
La Redazione