Addio scioperi a raffica di metro e bus. I dipendenti delle aziende di trasporto pubblico dovranno obbligatoriamente rispettare almeno 20 giorni di tregua tra uno stop e l’altro e gli utenti dovranno essere informati sui rischi che corrono realmente di non riuscire a prendere i mezzi pubblici.
NUOVE REGOLE – “Il nuovo regolamento è provvisorio – ha detto il Garante per gli Scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli – lo sperimenteremo sul campo”. E precisa: “Gli scioperi non vengono eliminati: se ne possono proclamare di meno. La norma sarà in vigore con la notifica alle parti sociali, entro una decina di giorni, e riguarda solo il trasporto pubblico: autobus e metropolitane. In questo settore da anni si registrano troppi scioperi, spesso di venerdì o lunedì”.
CRITICHE DAI SINDACATI – La nuova norma, attacca però Antonio Piras (Fit-Cisl), potrebbe rivelarsi un boomerang: “Non agisce sulle cause dei problemi ma sugli effetti”, quindi “non dimezzerà gli scioperi ma inasprirà il conflitto. Molto probabilmente il sentimento di disagio che scaturirà fra i lavoratori del settore farà nascere ancora nuovi sindacati”.
Critiche arrivano anche da Cgil e Filt, secondo cui è stata scelta la strada della “censura e dell’imposizione” e che non si può pensare che “un semplice calcolo ragionieristico possa mettere freno ad un complicato argomento di discipline giuridiche e costituzionali”.
COMUNICAZIONE DEI RISCHI – L’altra importante novità prevista dall’accordo è quella relativa alle informazioni che le aziende coinvolte in uno sciopero dovranno dare agli utenti: in particolare, dovranno fornire i dati sull’adesione alle ultime agitazioni delle sigle sindacali che hanno indetto lo stop, per far capire quali reali rischi i cittadini corrano di non riuscire a prendere il bus o la metro.
Carmine Cilvini
La Redazione