A duemila anni di distanza dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che seppellì Pompei ed Ercolano, riaffiora un’altra importante scoperta: il Vicolo dei Balconi.
La particolarità di questo ritrovamento, avvenuto nella zona del Regio V, è che i tre balconi sono riemersi in tutta la loro bellezza e nei loro colori vivi. Gli edifici sono sopravvissuti alla furia devastante e distruttiva del Vesuvio e oggi mostrano fieri i parapetti e parte delle coperture in tegole. A Pompei è raro vedere la parte superiore degli edifici e questo ritrovamento rappresenta davvero una scoperta preziosa. Lo scavo ha portato alla luce anche le anfore del vino capovolte, forse messe ad asciugare al sole dopo essere state lavate.
Nella stessa zona, sono state rinvenute le pareti di una residenza borghese, rappresentanti un amorino su uno sfondo di quel famoso rosso conosciuto in tutto il mondo come “pompeiano”. La parte inferiore della parete è ancora coperta dalla terra ma gli archeologi sono convinti che c’è ancora tanto da portare alla luce.
Dall’altra parte del Vicolo dei Balconi, sta invece venendo fuori un’altra residenza, sempre appartenente a una famiglia ricca, probabilmente in corso di ristrutturazione al momento dell’eruzione. Questo edificio ha anche un giardino quadrato, probabilmente un orto con alberi da frutta.
Lo scavo vedrà impegnati gli archeologi ancora per molti mesi, i lavori si svolgono in contemporanea a quelli di messa in sicurezza dell’area, dove ci sono oltre 2 chilometri di muri a rischio crolli.
La città antica di Pompei rappresenta una delle migliori testimonianze della vita romana, grazie alla conservazione di un numero incredibile di reperti e rovine. Oggi l’intero Parco Archeologico è considerato Patrimonio dell’Umanità dell’Unescoed è visitato, ogni anno, da oltre 3 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. Dopo il Pantheon e il circuito composto da Colosseo e Foro Romano e Palatino, il Parco Archeologico di Pompei è il terzo sito più visitato in Italia.
Gennaro Sannino
La Redazione