Carlo Conti dice addio all’Eredità e lo fa ricordando l’amico Fabrizio Frizzi, con cui ha diviso per tanti anni la conduzione dello show.
Lo scorso marzo il conduttore era tornato al timone del quiz fra lacrime e applausi, provato dalla prematura scomparsa di Fabrizio Frizzi, che ha sempre definito il suo “fratellone”. “Lui era il pilota, io il copilota. Lui l’insegnante di ruolo, io il supplente – aveva detto tornando nello studio dell’Eredità -. Oggi vorrei essere in qualsiasi altra parte del mondo, escluso che in questo studio. Le parole servono a poco, lo spettacolo deve continuare”.
E lo spettacolo, come annunciato da Conti, è continuato. Almeno sino al 3 giugno, quando il presentatore ha abbandonato il suo posto all’Eredità, senza nascondere le difficoltà incontrate nel condurre lo show dopo la morte di Frizzi, a cui era molto legato. “Questo è stato un anno davvero difficile per tutti noi, per l’Eredità – ha detto il presentatore, congedandosi dai telespettatori in occasione della pausa estiva -. Ho queste chiavi sempre con me, le chiavi dello studio, che ci siamo alternati io e questo grande amico per la pelle di tutti noi”.
Mentre nello schermo dietro di lui, al centro dello studio, compariva il volto sorridente di Fabrizio Frizzi, Carlo Conti è apparso visibilmente commosso e provato. “Vorrei dirvi tante cose – ha concluso -, sono tornato a L’Eredità e ho portato avanti nel modo migliore di mestiere con una ferita nel cuore come tutti voi in questo programma”.
Qualche giorno fa il volto Rai aveva ricordato Fabrizio Frizzi durante La Partita del Cuore, un evento a cui il presentatore era legatissimo. Carlo Conti, insieme ad Antonella Clerici, aveva inviato un saluto all’amico e collega, facendo commuovere anche Carlotta Mantovan, seduta sugli spalti dello stadio per assistere all’incontro. La vedova di Frizzi ha sempre cercato di vivere in solitudine e lontano dai riflettori il suo dolore, supportata anche da Conti e da sua moglie Francesca Vaccaro, che non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
Giuseppe Cascella
La Redazione