Kia Proceed è progettata per l’Europa, disegnata in Germania, prodotta in Slovacchia ed è una variante della terza generazione di Ceed che unisce la spaziosità e comodità della station wagon ad una linea da coupé. Il profilo a mezzaluna regala al modello personalità e un design che ricorda in parte la Mercedes CLA ma anche la Panamera di Porsche. Un altro elemento importante è l’anima sportiva sottolineata dallo spoiler posteriore in glossy (lucido), dalla luce di stop posteriore triangolare, dalle sospensioni indipendenti e da un assetto più “racing” (da corsa) grazie ad una distanza da terra un centimetro più bassa rispetto alla versione originale. A questi s’aggiungono l’ampio paraurti posteriore, il doppio scarico, le luci a led ed il volante a D con la parte in basso tagliata. Kia intende posizionarsi sempre più come brand sportivo, è verrà realizzata. Tornando alla Proceed, le versioni disponibili sono solo due: GT Line, T-GDi. Il bagagliaio da 594 litri è capiente, considerata l’involucro da coupé, parecchio sacrificata invece la seduta posteriore, adatta a bambini e famiglie, ma scomoda per gli adulti. Il cruscotto è diviso in una zona superiore dominata dal sistema di infotainment, dal touchscreen da 8 pollici e dall’alloggiamento per la ricarica senza fili dello smartphone e da una inferiore dove si trovano i controlli del sistema audio e della climatizzazione. I materiali offrono larghe superfici soft-touch a cui s’aggiungono le finiture cromate. Stupisce la possibilità di provare la Proceed non con il classico test drive in giornata, ma per sei mesi. L’auto si guida volentieri, è reattiva e divertente, la visibilità attraverso il piccolo lunotto posteriore è complicata e anche i piccoli specchietti non aiutano molto, aspetti che assieme alla postura bassa non ne fanno il modello adatto per chi guida in un contesto urbano.