A descrivere Vivienne Westwood davanti alle telecamere è Andreas Kronthaler, nonché l’uomo che la stilista ha sposato nel 1992 e il cui nome, dal 2016, presenzia sull’etichetta delle sue creazioni. Andreas riassume in una frase cosa parlerà il documentario: Punk, Icona, Attivista. Verrà pubblicato nei cinema italiani dal 20 febbraio, attraverso il punk il regista Lorna Tucker, traccia i contorni professionali e privati di Vivienne, grande icona della moda inglese, che dagli esordi negli Anni 70 a oggi non ha mai smesso di far parlare di sé. La sua vita non è sempre stata facile. Nel corso di 40 anni di carriera ha dovuto fare fronte a frustrazioni, derisioni e difficoltà finanziarie, ma ha sempre scelto di restare un marchio indipendente.
Nella pellicola la vediamo: in missione nel Circolo Polare Artico con Greenpeace e in studio mentre crea le collezioni, durante le riprese di una campagna ambientalista contro il fracking e mentre partecipa agli opening delle sue nuove boutique di Parigi e New York. Una designer autodidatta che ha saputo trasformare la moda in impegno ambientale e l’impegno ambientale in moda, e prima ancora, la moda in messaggi punk e i messaggi punk in moda.