“Happening tra note e parole” è l’evento che si è tenuto lunedì 29 aprile presso la Casina Pompeiana(Villa Comunale)sede dell’Archivio storico della Canzone Napoletana in ricordo del musicista napoletano Rino Zurzolo , scomparso due anni fa. L’evento è stato organizzato da Gino Aveta e Massimo Abruzzese, con Lino Vairetti, Rosario Iermano,Gianni Guarracino,Antonio Onorato,Piero Gallo,Umberto Guarino e i suoi allievi dell’Accademia di Benevento.
A soli tredici anni, Zurzolo fu reclutato in un gruppo di nuova formazione, i Batracomiomachia. Lì venne a contatto con altri ragazzi napoletani che facevano musica: i membri del complesso erano Enzo Avitabile, Rosario Jermano, Paolo Raffone e Pino Daniele. Contemporaneamente, dopo aver conseguito il diploma di conservatorio, nel triennio 1981-83 seguì i corsi di perfezionamento sotto la guida del maestro Franco Petracchi, e acquisì quella versatilità che gli permise di dedicarsi anche ad altri linguaggi musicali. Fu il fondatore dell’ensemble Rino Zurzolo Jazz da camera, con il quale emerge la sua doppia inclinazione musicale verso sonorità jazz e musica classica. Quest’ultima sarebbe stata coltivata attraverso la sua partecipazione alle attività dell’orchestra della Rai di Napoli Alessandro Scarlatti. Nel 1990, attraverso un referendum indetto dalla rivista musicale Guitar Club, Rino Zurzolo fu indicato il miglior contrabbassista italiano. Dopo quindici anni dalle ultime collaborazioni riapparve assieme a Pino Daniele nel disco del 2001 Medina, e nel 2008 si riunì alla storica banda assieme a Pino Daniele, James Senese, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso e Tony Esposito.Il 29 aprile 2017 è morto a Napoli, a seguito di un male incurabile che gli era stato diagnosticato solo pochi mesi prima. Aveva 58 anni.
- LA MOGLIE VALENTINA E I FIGLI LEANDRO E LIDIA
- LA MOGLIE VALENTINA CRIMALDI
- LA SORELLA FRANCESCA
- IL FRATELLO MARCO
- IL FRATELLO VITO
- ANTONIO ONORATO COMPOSITORE E CHITARRISTA
- LINO VAIRETTI DEGLI OSANNA
- PEPPE PONTI IMPRESARIO DISCOGRAFICO
- ALESSANDRO INCERTO ATTORE
Per le foto all’articolo si ringrazia il fotografo Salvatore Canzanella.
a cura di Maria Parente