A colpire la giuria è stata la sua vena spontaneamente poetica, ma non solo. La scrittrice e poetessa Anna Senatore, salernitana,
ha colpito per l’incisiva espressività e la capacità di catturare in chi ascolta e legge i suoi versi, emozioni e ricordi. Una virtù non sempre apprezzabile nei poeti, che ha coinvolto in modo piacevole il pubblico del Grand Hotel Irpinia, a Torretta di Mercogliano, dove l’8 marzo si è tenuto il concorso letterario <NaturArte>. Magistralmente condotta da Modestino Di Menna, con la direzione artistica di Maria Rosaria Di Rienzo, l’elegante srata ha visto il trionfo sul podio della Senatore, interprete sublime della sua poesia <Lo spazio intermedio>.
<La fonte d’ispirazione – rivela l’autrice – è stato lo scrittore Gregg Braden, in cima alle classifiche del New York Time con il suo best seller <La scienza perduta della preghiera>. Filosofico e intrigante il <movente> che coniuga saggezza e poesia alla tecnologia. <lo sèpazio intermedio – spiega ancora la Senatore – è quello che intercorre tra un evento che sta per finire e un altro che non è ancora iniziato. In questo <nulla> apparente tutto può accadere. Questo vuoto può essere colmato solo attraverso i poteri della nostra mente>.
Affascinato il pubblico, che durante l’interpretazione molto intensa dell’autrice si è perfino commosso.
LA POESIA
<Il sole si trova sempre all’orizzonte, nei brevi attimi tra l’inizio della notte e la scomparsa della luce. Quando qualcosa sta per finire e ciò che segue non è ancora iniziato. Come nell’ultima parte della mia vita quando il tramonto riveste tutto il giorno, ed io cerco di catturare quel tempo ultimo, ed entro nel nulla, nello spazio temporale fitto di mistero, di magia e di miracoli, da vivere intensamente, come conviene a chi ha poco tempo ancora>.