È molto frequente assistere nei supermercati alla scena di persone, che pur non essendo celiache, scelgono di acquistare prodotti confezionati “senza glutine” (pane, biscotti, crackers, piadine), pensando di fare una scelta “light”, come se il glutine fosse in qualche modo il nemico della dieta.
Ma è davvero così ?
In realtà è esattamente il contrario, infatti il glutine, questa proteina presente nel frumento di grano, concede ai prodotti da forno la giusta friabilità – croccantezza; di conseguenza nelle industrie alimentari, per ottenere lo stesso effetto con farine naturalmente “Gluten Free” come farine di riso o di ceci, vengono aggiunti tra gli ingredienti, maggiori quantità di grassi saturi idrogenati e zuccheri, poiché ne migliorano il sapore e la consistenza.
Risultato? Maggiori calorie!
Infatti, confrontando comuni biscotti secchi con gli stessi ma senza glutine, otteniamo più grassi saturi, più zuccheri e, cosa più importante , meno fibre, le quali hanno proprietà benefiche sia sulla riduzione dell’indice glicemico dei pasti e sia sulla regolarità intestinale.
È ovvio che il soggetto celiaco è costretto ad avvalersi di alimenti privi di glutine e se dovesse sceglierne qualcuno confezionato con qualche grasso in più, potrà tranquillamente compensare le calorie riducendo per esempio i condimenti nell’arco della giornata.
È consigliabile e, anche più conveniente, scegliere alimenti naturalmente privi di glutine, ovvero riso normale o integrale, mais, patate, legumi, frutta fresca, verdure, frutta secca, cereali come quinoa, amaranto o grano saraceno.
Ecco 5 esempi di pietanze, dolci e salate, naturalmente “Gluten free” :
- Yogurt bianco o greco con riso soffiato mandorle e ciliegie;
- risotto con funghi e curcuma;
- insalata fredda di quinoa alle verdure e stracchino;
- pop corn fatti in casa con noci o mandorle caramellati con miele di acacia;
- insalata di patate, polpo, e rucola con semi di lino.
Per fare una spesa “consapevole” è necessario non soffermarsi al concetto di “CIBO SENZA …“, ma leggere le etichette nutrizionali innanzitutto, e capire che non esiste un alimento, che di per sé è dannoso, ma per lo più, un insieme di errori che nel loro insieme creano uno stile di vita alimentare sbagliato. Fare rinunce inutili non serve, affidiamoci al nostro buon senso… anche a tavola.
Stefano Iorio
La Redazione